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Olio di semi di Canapa
L’olio estratto dalla pianta di canapa può avere diversi utilizzi: integratore alimentare, cosmetici, tinte, biodiesel, lubrificanti, solventi, detergenti. Qui ci interesseremo dell’olio di capana ad uso alimentare.
In cucina
Quello che si utilizza in cucina viene estratto dal frutto secco del seme di canapa (cioé raccolto ed essicato per evitarne la fermentazione) e pressato a freddo per preservarne tutte le proprietà organolettiche. Per questo stesso motivo va anche consumato a freddo, poiché con il surriscaldamento in cottura perde le sue caratteristiche nutrizionali, così come è fortemente sconsigliato per la frittura perché ha un basso punto di fumo.
Ricco di omega-3 e omega-6, (acidi grassi essenziali polinsaturi che il nostro organismo non riesce a sintetizzare autonomamente e che vanno quindi introdotti con la dieta) , di aminoacidi essenziali e vitamine, sali minerali (calcio, potassio e magnesio) e fibre. Si utilizzano i semi della specie “sativa” (e non quelli della specie “indica” per evitare la contaminazione dai cannabinoidi psicoattivi) e pertanto é privo di THC.
Le molteplici proprietà
Antiossidanti, vasoprotettettive e antitrombotiche, riduce i rischi connessi a disturbi cardiovascolari, all’accumulo di colesterolo cattivo (LDL) e ai disturbi del metabolismo; antinfiammatorie, ha effetti benefici in caso di asma e affezioni respiratorie; é inoltre un prezioso alleato a livello topico perché aiuta nel miglioramento da dermatiti e da problemi di pelle legati ad eczema o acne; costituisce inoltre un valido supporto con un uso costante nel combattere deficit della memoria o difficoltà di concentrazione, rinforzando il sistema nervoso centrale. Ormai viene largamente commercializzato e impiegato in diverse ricette salustiste, proprio per l’attenzione particolare agli effetti benefici scoperti connessi al suo utilizzo.
L’olio di semi di canapa si altera facilmente e quindi va conservato in luoghi freschi e al buio (preferibilmente in bottoglie di vetro scuro) per evitarne l’irrancidimento.
Diverso è l’olio estratto dalle infiorescenze
Da non confondere con l’olio di CBD, pure abbastanza diffuso in commercio, cioé quello contente questo specifico principio attivo in diverse concentrazioni a seconda dell’utilizzo (a scopo terapeutico o come integratore), che viene estratto dalle infiorescenze e/o steli della pianta. È pertanto un prodotto differente dall’olio che si utilizza in cucina (che invece ne è privo) che però unisce alle proprietà di quest’ultimo anche gli effetti antidolorifici e antiemetici del cannabidiolo. Anche il metodo di estrazione è diverso, preferendosi le modalità estrattive che utilizzano l’olio d’oliva o l’etanolo, comunque sicuri per il consumo umano.
È sicuramente sempre bene informarsi sul tipo di prodotto che si sta acquistando e sulle modalità di produzione, prediligendo prodotti di qualità superiore.