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Il vaporizzatore migliora la vita
Che sia a scopo ludico o terapeutico, ormai è noto a tutti che il modo migliore per assumere Cannabis è tramite un vaporizzatore. Solo da un decennio a questa parte i vaporizzatori si sono diffusi in maniera significativa ed hanno fatto un bel passo avanti in termini di tecnologia.
In questo articolo cerchiamo di analizzare i reali vantaggi della vaporizzazione e cerchiamo di approfondire come sfruttare al meglio questo principio.
Come un vaporizzatore può migliorare l’esperienza di assunzione di Cannabis.
Non c’è combustione
Il vantaggio più importante dell’utilizzo di un vaporizzatore è certamente che quest’ultimo non innesca combustione. Nel classico utilizzo di cartine, bong o pipe dobbiamo utilizzare una fiamma per bruciare la Cannabis e portare la stessa a temperature superiori ai 210 gradi. Questo comporta che oltre ai terpeni ed ai principi attivi si generano catrame, particolato fine, ossido di carbonio e tutta una serie di sostane irritanti e nocive per la salute.
Risparmio ed efficienza
Durante la vaporizzazione, invece non raggiungiamo mai temperature così elevate da innescare la combustione e i principi attivi delle infiorescenze vengono estratti in maniera più sana ed efficiente. Infatti i vaporizzatori rilasciano circa il 45% di THC dalla marijuana, mentre gli spinelli normali ne sprigionano solo il 25%. Fumando, anzichè vaporizzando, l’erba si consuma anche nei momenti di pausa e non solo durante l’inalazione, con conseguente spreco di Cannabis.
Qualità del vapore, discrezione e cattivi odori.
Il vapore non rilascia quell’odore persistente e tipico del fumo. In pubblico è più discreto vaporizzare che fumare. Per non parlare del fatto che molti vaporizzatori in commercio, oltre ad essere discreti e compatti, sono dei veri e propri oggetti di design.
“Entourage effects”
Poiché la maggior parte dei vaporizzatori consente di impostare temperature specifiche, si ha la possibilità di ottenere effetti ben precisi in base alla tipologia di infiorescenza. Considerando che ogni principio attivo vaporizza a temperature differenti, si può decidere che tipo di sessione affrontare e che tipo di effetto ottenere.

La temperatura ottimale per la Cannabis è compresa tra i 180° e i 210°C. Temperature inferiori ai 190°C tendono a produrre un effetto più cerebrale, mentre temperature superiori sprigionano un”high” più corporeo. Una tale personalizzazione delle temperature consente di ottenere il massimo in termini di effetti desiderati. Si può ambire così al famoso “Effetto Enturage”. Infatti sembra che i vari principi attivi presi singolarmente, non siano efficaci quanto l’equilibrata combinazione degli stessi. Questo importantissimo concetto porta le stesse banche del seme a sperimentare e sviluppare genetiche e ceppi sempre più ricchi di terpeni, altrettanto importanti per questa sinergia interattiva tra i composti della marijuana.
Tipologie di Vaporizzatori
Ne esistono molte tipologie. Dai portatili alle versioni Desktop. Da quelli che impiegano la tecnologia a conduzione a quelli che usano la convezione e quelli che combinano entrambe le cose (detti ibridi). Ce ne sono per tutte le esigenze e per tutte le tasche.
Vaporizzatori portatili
Sono pratici, comodi ed estremamente discreti. Spesso hanno la forma di una penna ed hanno una batteria intercambiabile. Quasi sempre sono talmente compatti da stare in una tasca.
Vaporizzatori da tavolo
Necessitano di una presa di corrente e quindi non ti “lasciano mai a piedi”. Sono caratterizzati da molti accessori e solitamente hanno una qualità del vapore eccellente.
Conduzione o convezione
Due tecnologie diverse ma entrambe molto valide. La conduzione si basa su un principio di riscaldamento diretto dell’erba (per contatto), ossia il braciere che la contiene si scalda e avvia la vaporizzazione. La convezione invece sfrutta il riscaldamento di un’unità distaccata dal braciere, in modo da non scaldare direttamente l’erba. Quindi ci si limita a far passare aria calda all’interno del braciere, avvolgendo le erbe in maniera uniforme. Il sapore è migliore e non si ha mai quel gusto di “pop corn bruciacchiato” che si può ottenere con la conduzione.
In conclusione
Insomma, sembra proprio che vaporizzare, oltre che decisamente più salutare di fumare, sia anche molto cool. Quello della vaporizzazione è un fenomeno di culto che si sta diffondendo in maniera importante. Su facebook c’è il più grande gruppo Italiano dedicato proprio a questo tema: Vaporizzatori, growing e tecnica. Migliaia di appassionati si confrontano e condividono esperienze. Se volete vivere al meglio l’esperienza di assumere Cannabis, la scelta migliore crediamo sia proprio la vporizzazione.