Tanto amata dagli americani e non solo, la Coca-cola, storica bevanda nata nel lontano 1892, sta approdando ad una nuova “ricetta“. Da Atlanta (dove ha sede la multinazionale del marchio ormai tra i più famosi al mondo) si arriva al Canada dove risiede la “Aurora Cannabis” per inserire il cbd non psicoattivo nella nota bevanda.
LA PARTNERSHIP CON AURORA CANNABIS Inc.
La societá canadese coltiva e produce marijuana medica tra le montagne rocciose della Contea di Mountain View in una struttura all’avanguardia, con una linea di prodotti che va dalla cannabis a fiore intero, alla cannabis macinata, a oli di cannabis e vaporizzatori. Questa nuova partnership non è stata ancora confermata dal portavoce della multinazionale americana, Kent Landers, che ufficialmente ha solo annunciato di guardare con interesse agli sviluppi del cannabidiolo come “nuovo” ingrediente. Ma non si tratta una novità in termini assoluti in questo campo.
Il primo “vino alla cannabis“, il Canaví, viene prodotto in Italia circa un anno fa nelle Marche, sempre prendendo spunto da un’idea americana. Il mercato si sta evolvendo per rendere più “attraenti” le bevande già in commercio e diversificare i prodotti. Intanto il Primo Ministro canadese, Justin Trudeau, ha annunciato che in Canada dal prossimo 17 ottobre la cannabis verrà legalizzata per uso ricreativo. E quindi la notizia di questa ipotetica partnership tra la società canadese e il colosso americano non sembrerebbe del tutto irrealistica.