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La Canapa nella bioedilizia
In epoca romana si utilizzava la canapa nelle costruzioni. Basti pensare che già nel VI secolo a.c. è stato costruito un ponte di mortaio interamente realizzato in canapa. Leon Battista Alberti ne aveva cantato le lodi scrivendo che la canapa aggiunta alle malte ne migliorava le prestazioni.
Questa pianta viene utilizzata in edilizia in tantissime forme. Le fibre di canapa hanno tantissime proprietà. Ne elenchiamo alcune:
- basso contenuto di acqua;
- refrattarie ai parassiti, agli insetti e alle muffe;
- resistenti al fuoco, velocità di propagazione della fiamme in caso di incendio limitata;
- buona durabilità;
- “carbon negative”, sintetizzano il carbonio e riducono le emissioni di CO2 nell’atmosfera rendendo così gli ambienti salubri;
- usate per realizzare materiali antisismici, leggeri e con buon isolamento termico.
Un esempio dell’utilizzo della canapa nelle costruzioni è la miscelazione delle fibre legnose della pianta (usando la parte più dura, lo stelo, detto il canupolo) con la calce producendo così un cemento naturale, leggero ed altamente isolante.

La canapa che viene utilizzata è quella sativa. Il canupolo svolge la funzione di riempimento mentre la calce, un legante ottenuto dalla cottura di materiali contenenti carbonato di calcio, quello di legante. Da questo composto è possibile ottenere blocchi di calce-canapa, isolanti, massetti, cappotti etc…
La canapa come materiale antisismico
Enea, ente pubblico di ricerca italiano che opera nei settori dell’energia, dell’ambiente e delle nuove tecnologie vigilato dal Ministero dello Sviluppo Economico, brevetta un nuovo sistema antisismico e termoisolante in fibra naturale. Un “kit prefabbricato” da comporre secondo le varie esigenze, costituito da un numero di piani cordati, utili per dissipare l’energia delle strutture eliminando le problematiche delle tamponature fragili, e pannelli di fibra naturale in canapa (http://www.enea.it/it/Stampa/news/arriva-il-kit-antisismico-per-muri-piu-sicuri-e-isolanti). La facilità di montaggio e la modularità consente di utilizzare questa soluzione non solo per edifici di nuova realizzazione ma anche per edifici esistenti.

Costruire con la canapa
Nel 2010 nella Carolina del Nord è stata realizzata la prima casa interamente con la canapa e la calce; ad oggi in questo Stato ci sono circa 50 case costruite con questa nuova tecnologia. A Denver in Colorado si è completata la prima struttura edilizia in canapa. Lo stato di Washinton sta diffondendo l’utilizzo di blocchi di canapa nelle costruzioni ed in Istraele è stata costruita la prima casa in canapa alla pendici del monte Carmelo. Anche la Gran Bretagna ha costruito nel 2017 alcune case in blocchi di canapa.
….in Italia
Nel 2014 nasce il più grande condominio d’Europa ad utilizzare la canapa nei materiali e nelle finiture,. Il condominio “Case di Luce” è ubicato a Bisceglie, in Puglia, ed è realizzato con una struttura a scheletro indipendente in cemento armato. Un complesso edilizio Nzeb (Nearly Zero Energy Building – edifici a energia quasi zero) con l’impiego di materiali naturali e l’utilizzo di fonti rinnovabili. Nelle tramezzature esterne sono costituite da un paramento di 10 cm di tufo sul quale è stato spruzzato un composto di truciolato di canapa e calce con elevate capacità di isolamento termico ed acustico. Una grande novità è anche l’utilizzo, come ornamento, delle piante di canapa nell’area esterna del condominio.
Queste nuove tecnologie potrebbero trovare impiego per la messa in sicurezza degli edifici o nella realizzazione di nuovi complessi edilizi contro il rischio sismico ma anche per raggiungere nel 2020 gli obiettivi sfidanti indetti dall’Unione Europea relativi alla sostenibilità energetica.