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La storia della carta di canapa

L’utilizzo della carta derivata da pasta di canapa ha una storia lunga, pluricentenaria. É stata utilizzata per la Bibbia di Gutemberg, realizzata tra il 1453 e il 1455; per la Dichiarazione di Indipendenza degli Stati Uniti d’America del 1776; per le sigarette e i filtri in Spagna e per le banconote in Francia prima dell’avvento dell’euro.
Perchè investire nella polpa di canapa
Perché é una carta sottile, molto più resistente e quindi più durevole nel tempo rispetto a quella prodotta da altre piante annuali da fibra; la sua polpa é giá chiara e non richiede sbiancanti chimici; le fibre di canapa sono più pure e piú lunghe e quindi piú adatte ad una lavorazione rispetto alla cellulosa di tipo arboreo per la produzione di pasta da fibra.
La stessa coltura della pianta di canapa é eticamente ed ecologicamente piú vantaggiosa per l’ambiente: rispetto alle piantagioni di cotone o di lino richiede meno acqua per la crescita, assorbe maggiori quantitá di Co2 e arricchisce i terreni nei quali viene coltivata.
I progetti per la produzione della carta da cellulosa di canapa
Un primo progetto sperimentale italiano é del 1998, avviato dalla Cooperativa Humus in provincia di Ascoli Piceno per produrre carte con le paste chimiche di tiglio e di canapulo utilizzando due varietà di canapa francese e una varietà italiana.
I risultati della sperimentazione hanno confermato le buone prospettive di utilizzo della canapa nel settore cartario.
E senza trascurare l’impatto migliorativo che potrebbe avere la produzione di carta da una pianta stagionale da fibra sulla diminuzione delle pratiche di disboscamento.